lunedì 24 gennaio 2011

Il Comune prende in consegna i 163 alloggi di 'Giustiniano Imperatore'


Oggi il Comune di Roma, con più di tre anni di ritardo rispetto ai tempi previsti, prende in consegna i 163 alloggi, parte integrante del “Programma di Riqualificazione dell’area Giustiniano Imperatore”.
Per i cittadini del Municipio XI la questione è nota. Nell’inverno del 2001, l’evacuazione di 52 famiglie da due stabili di via Alessandro Severo, dalla statica ormai compromessa, pessimo esempio di edilizia intensiva degli anni sessanta, ha costituito la grande occasione per realizzare un progetto di riqualificazione di un’area più estesa, con relativo disegno di nuovi spazi pubblici, commerciali, di servizi e zone verdi.
L’operazione non è stata facile. Gli interventi di demolizione e ricostruzione, infatti, in presenza di una proprietà ultrafrazionata, hanno reso necessario la costruzione di un percorso di concertazione, di condivisione e di costituzione in consorzi di famiglie (nel caso il Consorzio Sevil 2005).
Per la prima volta l’azione di un’istituzione pubblica è intervenuta nelle operazioni di demolizione e ricostruzione di edifici privati sperimentando l’impiego di nuove procedure fortemente innovative che hanno visto il coinvolgimento e l’adesione del 90% dei proprietari al suo programma.
Annuncia con giusto orgoglio l’assessore all’urbanistica Corsini che “Giustiniano Imperatore è stato uno dei primi interventi di demolizione e ricostruzione avviati in Italia”. Ignorando (sicuramente) di fare l’eco, ad anni di distanza (si veda “il Messaggero” del 20.11.2004), al suo omologo e predecessore Morassut (Giunta Veltroni) che ha gestito la parte più critica (e ampia) del Programma e a cui, indubbiamente, pur se contava di consegnare le chiavi alle famiglie evacuate entro il 2007, qualche merito, come minimo, bisogna riconoscere.
Dei 163 alloggi, le cui assegnazioni cominceranno i primi giorni di febbraio, 98 spettano di diritto agli aderenti al Consorzio Sevil; 19 entreranno nel patrimonio immobiliare dell’amministrazione comunale; il resto verrà messo sul mercato. Il costo per ogni appartamento (circa 90 mq.) è fissato in 950 euro a mq.
Nella zona interessata al Programma di riqualificazione, che comprende via Giustiniano Imperatore e l’area compresa tra via Villa in Lucina e via Alessandro Severo, sono stati realizzati anche 4 negozi, una piscina pubblica a alcuni parcheggi. Il tutto, sempre secondo Corsini, per un indotto che rimpinguerà le entrate di Roma Capitale di circa 11 milioni di euro.

Alvaro Colombi - http://www.abitarearoma.net/ - http://www.lacittachevorrei.com/

lunedì 10 gennaio 2011

Roma, chiude pronto soccorso del Cto: polemiche

Il quartiere Garbatella 11c dell’XI Municipio di Roma perde il pronto soccorso e il reparto di breve osservazione del centro traumatologico (Cto). E’ questo uno degli effetti del piano di riordino della sanità laziale predisposto dal Presidente della Regione Renata Polverini. Per questa ragione i cittadini si mobilitano e scendono in piazza per organizzare una manifestazione di protesta in difesa del diritto alla salute.

Una zona che conta 44.914 abitanti e che dal 10 gennaio non avrà più un solo posto medico.
“E’ una scelta questa – ha spiegato il Presidente del Municipio Roma XI Andrea Catarci – che contrastiamo, così come quella di fare del Campus biomedico di Trigoria l’unico punto di riferimento della zona. Infatti, Regione e governo – ha asserito il presidente – cancellano i servizi sanitari pubblici a favore dei privati, in particolare del Campus Biomedico di Trigoria dell’Opus Dei, mentre l’apertura del pronto soccorso del policlinico privato, prevista per gennaio, è stata rinviata”.
Il pronto soccorso e il reparto di breve osservazione sono due pilastri di questa zona. Il primo conta trentatre mila utenze di media l’anno contro le venticinque mila medie delle altre strutture regionali. E il reparto di breve osservazione risulta particolarmente vitale in un’area dove vivono perlopiù persone anziane. Catarci poi ha fatto sapere che la protesta arriverà fin dentro le stanze della Polverini la quale, se persisterà nella sua politica disastrosa, dovrà considerarsi indesiderata da questo Municipio che ospita la sede della giunta regionale. Solo lo scorso mese di agosto era stato inaugurato dalla commissaria-gorvernatrice, Renata Polverini, un eliporto al servizio del pronto soccorso in questione e di quelli vicini.
La sanità laziale mostra in più parti evidenti lacune che non riesce ancora a colmare. A quasi un anno dalle elezioni, ad esempio, il centrodestra non ha ancora nominato i vertici di aziende sanitarie determinanti come il San Camillo, il Sant’Andrea, il Policlinico Umberto I senza parlare della Asl di Roma centro. Sono più di cinquecento i nomi disponibili e con i requisiti necessari per svolgere la funzione di direttore generale, ha commentato Esterino Montino.

Palma Maria Roberta Frascella