lunedì 10 gennaio 2011

Roma, chiude pronto soccorso del Cto: polemiche

Il quartiere Garbatella 11c dell’XI Municipio di Roma perde il pronto soccorso e il reparto di breve osservazione del centro traumatologico (Cto). E’ questo uno degli effetti del piano di riordino della sanità laziale predisposto dal Presidente della Regione Renata Polverini. Per questa ragione i cittadini si mobilitano e scendono in piazza per organizzare una manifestazione di protesta in difesa del diritto alla salute.

Una zona che conta 44.914 abitanti e che dal 10 gennaio non avrà più un solo posto medico.
“E’ una scelta questa – ha spiegato il Presidente del Municipio Roma XI Andrea Catarci – che contrastiamo, così come quella di fare del Campus biomedico di Trigoria l’unico punto di riferimento della zona. Infatti, Regione e governo – ha asserito il presidente – cancellano i servizi sanitari pubblici a favore dei privati, in particolare del Campus Biomedico di Trigoria dell’Opus Dei, mentre l’apertura del pronto soccorso del policlinico privato, prevista per gennaio, è stata rinviata”.
Il pronto soccorso e il reparto di breve osservazione sono due pilastri di questa zona. Il primo conta trentatre mila utenze di media l’anno contro le venticinque mila medie delle altre strutture regionali. E il reparto di breve osservazione risulta particolarmente vitale in un’area dove vivono perlopiù persone anziane. Catarci poi ha fatto sapere che la protesta arriverà fin dentro le stanze della Polverini la quale, se persisterà nella sua politica disastrosa, dovrà considerarsi indesiderata da questo Municipio che ospita la sede della giunta regionale. Solo lo scorso mese di agosto era stato inaugurato dalla commissaria-gorvernatrice, Renata Polverini, un eliporto al servizio del pronto soccorso in questione e di quelli vicini.
La sanità laziale mostra in più parti evidenti lacune che non riesce ancora a colmare. A quasi un anno dalle elezioni, ad esempio, il centrodestra non ha ancora nominato i vertici di aziende sanitarie determinanti come il San Camillo, il Sant’Andrea, il Policlinico Umberto I senza parlare della Asl di Roma centro. Sono più di cinquecento i nomi disponibili e con i requisiti necessari per svolgere la funzione di direttore generale, ha commentato Esterino Montino.

Palma Maria Roberta Frascella

 

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